Gli scarponi da sci spesso necessitano di una personalizzazione per adattarsi perfettamente alla morfologia del piede dello sciatore. È qui che entra in gioco il bootfitting, una pratica che utilizza specifici utensili per modificare e modellare gli scarponi, garantendo comfort e prestazioni ottimali. Vediamo nel dettaglio.
Utensili essenziali per il bootfitting
- Utensile con fermo: permette di deformare lo scarpone in corrispondenza dei malleoli e dello sperone. Un’asta di bloccaggio assicura che la sfera calda rimanga stabile sul punto di contatto con il piede.
- Utensile curvo destro e sinistro: la sua forma a 36° facilita il lavoro sulla zona dell’avampiede, sia all’interno che all’esterno. Questo strumento è utile per risolvere problemi di calzata nella parte anteriore del piede.
- Divaricatore per scarponi: dotato di un telaio in alluminio e leve a scatto, consente di allargare gli scarponi con larghezze comprese tra i 230mm e i 360mm.
- Kit motore fresa: composto da un motore pensile con albero flessibile, manipolo, pedale. La fresa viene utilizzata per asportare materiale dallo scafo in modo preciso e controllato, consentendo di personalizzare ulteriormente la calzata.
- Morsa in alluminio: la morsa serve per fissare lo scarpone in modo stabile durante la lavorazione, impedendo deformazioni indesiderate dello scafo.
Scarponi su misura
La conformazione di ogni piede è un universo a sé, con imperfezioni e sporgenze che possono creare fastidi e dolori durante l’utilizzo di uno scarpone da sci generico. Attraverso un processo di personalizzazione mirata, lo scarpone viene modellato per adattarsi perfettamente alla morfologia del piede dello sciatore.
Il bootfitting non si limita a risolvere i problemi, ma diventa un vero e proprio alleato per ottimizzare le prestazioni. Uno scarpone perfettamente aderente consente un controllo più preciso dello sci, una migliore trasmissione della potenza e una maggiore sensibilità sulla neve.